GIORNONUMEROUNO. [1.] Amore
[1.] Amore
Stringila.
Da bambini era una cordicella, adesso è un nastro.
Quel nastro, quella cordicella, stringila.
Tirala più che puoi.
Se ti si rompe il dito, pazienza…
A ripararlo penso io.
Metti un cuore sulla bilancia,
metti il tuo.
Dall’altra metto quello di una capra, di un africano, di un cinghiale, di un macellaio. Di un corista, di una suora, di un sagrestano, di un papa, di un santo, di un bambino, di un astronauta, di un assassino. Di una puttana, di un cane, di un’organista, di una show-girl, di un giornalista, di un disertore, di un secondino, di un generale, di una scimmia.
Pesano tutti uguali.
Tutti uguali al tuo.
L’amore è come le caramelle.
Come gli sputi.
Come i baci.
Come gli schiaffi.
Come le carezze sui capelli.
Come tutto ciò che non ha un sapore.
Amore che infuoca.
Amore in fumo.
Amore che uccide.
Amore che fa uccidere.
Amore che guarda.
Amore che vede.
Amore che acceca.
Amore che è uno spillo in un occhio.
Amore che alleva.
Amore che è aspro.
Amore che ti fa esplodere la testa.
Amore per strada.
Amore immobile, come l’aria.
Amore che sta bene così.
Amore
Amore
Amore
A M O R E MIO.
This entry was posted on mercoledì, settembre 26th, 2012 at 19:17 and is filed under Pensieri. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.