3. Africa
Piccolo test introduttivo: quanto odiate il freddo da 1 a 10? Io personalmente, un bel 10 e lode con tanto di bacio accademico… Non so voi ma da stamattina ho preso le dovute precauzioni: stufetta accesa, sciarpa e coperta di lana sul letto… ho già provveduto anche per Gatto e per Vlad… ma loro sono fortunati: una cuccia imbottita, o un pleid avvolto attorno alla boccia di vetro e sono a posto! per fortuna però c’è chi non ha di questi problemi…e ora andiamo a scoprire di chi si tratta! Visto il freddo polare di oggi vi consiglio di indossare la vestaglia, i guanti e (se siete tanto fortunati da averli) quei fantastici “scaldotti” da mettere sotto i vestiti…al resto penserà la cioccolata calda e la meta del nostro viaggio…ora chiudete gli occhi! Non sentite un improvviso tepore? Un’arsura sempre più intensa venire da sotto di voi? Eh, si. Il vostro aereo sta atterrando proprio in questo momento sulle soffici e calde sabbie del Marocco! Guardatevi attorno… per chilometri e chilometri si stende soltanto l’immensa distesa del deserto del Sahara… ma cominciamo a camminare… i piedi affondano nella sabbia tiepida e pian piano si scaldano…percepite ogni singolo granello solleticarvi le caviglie…e guardate laggiù! Proprio davanti a voi comincia a delinearsi, tra le imponenti dune di Merzouga, la deliziosa oasi di Tafilalet. La sabbia si fa sempre più sottile facilitando la nostra tranquilla andatura da turisti e un vento caldo ci schiaffeggia amichevolmente il viso…calatevi il turbante sulla fronte, o rischiate che i granelli vi entrino negli occhi! Improvvisamente tra le palme polverose scorgiamo due torrette di pietra rossiccia ed un cancello imponente… non vi sentite piccolissimi? Ora siamo appena entrati ad Erfoud, il centro vitale, il cuore pulsante di Tafilalet… lasciamoci guidare dalle piccole case di sabbia rossa e annusiamo, ascoltiamo, sfruttiamo tutti i sensi! Dalla piazza ci giungono grida allegre e festose e al nostro naso arriva un odore dolcissimo… Seguite la vostra curiosità, addentratevi tra le vie gremite di Erfoud! Oggi questa piccola città ospita l’annuale festa dei datteri! Più ci avviciniamo alla piazza principale, più l’odore dolciastro e piacevolmente appiccicoso di questi simpatici fruttini oblunghi color bronzo ci solletica il naso…Attenti! Un vecchietto panciuto ci sfiora con il suo carretto di datteri colorati e profumati…rubategliene uno! Il mio è di un delizioso color caramello, e il vostro? Mordetelo, assaporatene il gusto zuccherino, e se lo trovate croccante, vuol dire che avete addentato anche l’osso ! Ma ora abbiamo le mani tutte appiccicose, che ne dite di andarcele a sciacquare nel fiume Ziz? o nel fiume Gheris, se preferite! Forza, lasciatevi alle spalle il mercato di datteri con i suoi colori e i suoi profumi e dirigetevi di nuovo verso il deserto! Ora vi sfilano accanto le tende berbere che ospitano per tre giorni interi danze e canti tradizionali…diamo una sbirciatina mentre passiamo… Guardate che colori! Uomini e donne dalla pelle scura, adornati di pitture sgargianti, si esibiscono in balli festosi! Una musica incalzante e dai tratti vagamente tribali accompagna il tutto…è davvero splendido… e mentre il suono dei “bongos” ci risuona ancora nella testa abbandoniamo Erfoud ed immergiamoci di nuovo nell’oro e nel bronzo delle sabbie del Sahara… e laggiù! Guardate! Una fila di uomini in sella a dromedari dinoccolati e ballonzolanti si sfida in velocità tra le dune . Gridate! Incitateli! Partecipate alla gara… Il sole intanto ha cominciato la sua lenta discesa dietro l’orizzonte sabbioso, salutando malinconicamente quest’ultimo baluardo di verde, cone le sue palme altissime e i suoi datteri dolcissimi… i cavalieri scendono di sella e si siedono acconto a noi sulla sabbia, ancora tiepida… Intanto una donnona allegra ed imponente accende il fuoco e prepara uno spuntino. Dopo una corsa del genere non c’è niente di meglio della Medfouna! Già che siamo qui direi di approfittarne…è una deliziosa pagnotta sormontata da uova,cipolle e spezie aromatizzate…forse non è il massimo per l’alito ma è assolutamente sfiziosa! Accidenti, però…che stanchezza! Qui a poche miglia fuori da Erfoud comincia a farsi notte…i cavalieri si ritirano, spengono il fuoco, che lascia nell’aria un caldo aroma di brace e noi dobbiamo tornare…come al solito inspirate ed espirate…schiudete gli occhi lentamente e riprendete coscienza della realtà…bevete gli ultimi sorsi di cioccolata, riscaldatevi per bene e rientrate in casa! Per un po’ anche io immaginerò di essere ancora al calduccio a mangiare datteri a Erfoud, così magari farò un po’ meno caso al freddo!
Un abbraccio dolce ed appiccicoso come un dattero
Shina
This entry was posted on martedì, novembre 23rd, 2010 at 19:03 and is filed under . You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.